L’importanza di scrivere bene: intervista a Alessandra Perotti

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L’importanza di scrivere bene: intervista a Alessandra Perotti

Alessandra Perotti è editor, ideatrice del metodo Writing Way, autrice e docente di scrittura creativa e web writing.

  1. Ciao Alessandra e grazie per il tempo che ci dedicherai oggi. Iniziamo chiedendoti quali sono gli errori di scrittura più comuni che riscontri nella comunicazione delle aziende di oggi.

Le aziende, devo dire, non sono molto preparate ad usare bene la scrittura. Pensano bastino poche cose per comunicare bene: ed è così ma devono essere le cose giuste! In alcuni casi c’è bisogno di snellimento perché l’azienda è ancorata ad un’espressività diciamo di “vecchio stampo”, troppo ricca e poco efficace. Penso per esempio a come l’e-mail possa diventare uno strumento di divulgazione di un brande e di marketing se utilizzata bene.

  1. Quanto è fondamentale la tua figura in un contesto aziendale?

Il mio compito è quello di formare sulle nuove istanze ma anche sulla forza di una buona comunicazione. Inoltre, fornisco tutti quegli elementi basilari per comunicare bene nei diversi canali aziendali (interni ed esterni).

  1. Quali sono i rischi che corre un’azienda quando non comunica nel modo giusto, magari scrivendo email con errori ortografici?

Se sei un leader e comunichi male con i tuoi dipendenti ne risente l’autorevolezza, con l’esterno il rischio è di non essere incisivi, di essere dimenticati e di non far arrivare il messaggio che vogliamo al nostro cliente e al pubblico dei potenziali clienti

  1. Hai da poco pubblicato il tuo ultimo ebook “Pronto soccorso grammaticale: per scrivere bene online” che sta andando molto bene. Lo consigli ad aziende e imprenditori?

In modo particolare a loro. Può essere davvero utile per evitare tutti quegli errori grossolani che purtroppo vedo ancora ogni giorno.

  1. Sappiamo che regolarmente tieni corsi di scrittura terapeutica in tutta Italia, possono essere utili per un imprenditore o per una azienda?

Essere un buon leader, un dipendente capace, un valido collaboratore è spesso legato al rapporto che abbiamo con noi stessi, al grado di autostima, alla comprensione della propria storia personale. Quindi sono utili. Spesso vengono offerti dalle aziende ai propri dipendenti e il feed-back è sempre positivo.